Sintomi precoci da gravidanza: perdite da impianto, cosa sono?

Tra i sintomi precoci da gravidanza troviamo le perdite da impianto, che spesso comunemente vengono chiamate chiamate “falso ciclo” per il modo con cui esse si manifestano. Di norma non sono dolorose e compaiono quando l’ovulo, una volta fecondato, va incontro a continue divisioni cellulari divenendo embrione per poi impiantarsi all’interno delle pareti dell’utero (endometrio) dove proseguirà la sua crescita per tutti i nove mesi di gestazione. Il sanguinamento rappresenta il momento in cui l’embrione rompe i capillari endometriali e si impianta. Esse appaiono in genere di colore rosso/marrone, molto simile alle perdite di fine ciclo mestruale; ma in alcuni casi possono anche essere di colore rosa. 

Cosa sono le perdite da impianto? Quando possono manifestarsi? Come è possibile riconoscerle? Cerchiamo di seguito di rispondere alle domande, analizzare i fattori che possono aiutarvi a comprendere meglio questi sintomi precoci da gravidanza e imparare a distinguerle.

Se questa è la vostra prima volta su Tutto Donna, vi consigliamo di leggere la nostra sezione dedicata alla gravidanza: trattiamo quotidianamente argomenti che potrebbero interessarvi e risultare utili per replicare ai tanti perché, che in questa importantissima fase della vostra vita vi starete ponendo.
Perdite da impianto: sintomi precoci da gravidanza

Perdite da impianto, tutto sui sintomi precoci da gravidanza: cosa fare?

Ovviamente, se state cercando di avere un bambino, sarete senz’altro molto vigili su qualsiasi segnale che il vostro corpo vi invia e faterete attenzione a tutti gli eventuali sintomi. L’amenorrea (o assenza di mestruazioni) è il primo sintomo più significativo di un probabile concepimento ma, nonostante ciò, all’inizio di una gravidanza è possibile avere delle perdite di sangue, simili al ciclo mestruale, di colore rosso/marroncino e questo coincide con il momento in cui l’embrione entra a contatto con l’endometrio uterino dove si impianta. Queste perdite sono infatti chiamate perdite da impianto in gravidanza e si distinguono dal ciclo vero e proprio sia per la comparsa (al di fuori dei giorni di ciclo previsti) che per la durata. Anche l’aspetto risulta diverso: sono meno cariche del ciclo mestruale, infatti hanno un colore rosa/marroncino, e sono costituite da sangue vivo. Per capire il motivo per cui si manifestano queste perdite da impianto e riconoscerle immediatamente facciamo un passo indietro ripercorrendo le varie fasi che portano al concepimento. Il giorno dell’ovulazione, che in genere coincide con il 14° giorno che precede la mestruazione, è il giorno più fertile per il concepimento (anche se in realtà è più corretto parlare di “giorni” e non !giorno”). In questa fase, il follicolo “scoppia” liberando l’ovocita che è pronto per essere fecondato. Gli spermatozoi hanno circa 48 ore per fecondare l’ovulo e dare inizio alla formazione dell’embrione che in un primo momento avviene nella tuba. L’embrione deve allontanarsi immediatamente dalla tuba, in quanto questo non è il luogo adatto alla sua crescita e maturazione. Se ciò non avviene può manifestarsi una gravidanza extrauterina. All’embrione appena formato occorrono dai 5 ai 6 giorni per “scendere” nell’utero e annidarsi per completare il suo sviluppo. Siamo giunti a 6-9 giorni precedenti l’attesa mestruazione. 

Per approfondire leggi anche: Sintomi da gravidanza: sono incinta? 

Dopo quanto tempo si manifestano questi sintomi? Questi sintomi da impianto si possono manifestare in un periodo di circa 6-12 giorni dopo il concepimento e la durata può essere variabile a seconda della donna. Tuttavia, la comparsa di questo sangue sospetto può destare non poca preoccupazione perchè questo sanguinamento inaspettato può essere avvertito come una minaccia d’aborto, a maggior ragione se lo stato di gravidanza è stato già accertato con un semplice test di gravidanza. Se invece il ciclo è atteso proprio in quei giorni, queste perdite possono essere facilmente confuse con le macchioline di sangue che anticipano l’inizio della mestruazione. 
Le perdite di sangue dopo il concepimento pare siano dovute alla rottura di piccoli vasi sanguigni (capillari endometriali) che sono stati “rotti” dall’annidamento in loco dell’embrione. Infatti, poichè questi vasi sono molto piccoli il sanguinamento è di lieve entità e dura al massimo cinque giorni. Tuttavia, possono entrare in gioco anche altri fattori che non sono legati all’annidamento dell’embrione. Le perdite da impianto possono essere infatti dovute a microtraumi presenti a livello del collo dell’utero oppure semplicemente possono essere l’effetto del repentino aumento degli ormoni della gravidanza, un po’ come succede quando iniziamo una terapia anticoncezionale che si verificano fenomeni di spotting del tutto naturali.

L’interpretazione del colore del sangue che potete trovare sugli slip o sulla carta igienica può fornirci informazioni molto utili. Se notiamo la presenza di un sangue di un colore tendente al rosa vuol dire che il sangue è “fresco” e dunque con molta probabilità può essere indice non solo di un annidamento avvenuto ma anche recente. Situazione diversa per le perdite marroncine che stanno ad indicare un sangue “vecchio” presente nella cavità uterina e può indicare che l’annidamento è avvenuto già da qualche giorno. 
Qualora le perdite da impianto si presentassero molto intense e di una tonalità diversa da quelle sopra descritte, esiste la possibilità, invece, di essere entrate nei giorni del ciclo mestruale e quindi con buona probabilità non c’è stato concepimento: consigliamo, pertanto, di effettuare sempre un test di gravidanza in modo da togliervi qualsiasi preoccupazione. Nel caso in cui le emorragie fossero anche accompagnate da forti dolori e di colore rosso vivo, arrivate con un significativo ritardo rispetto alla presunta data delle mestruazione e vi consigliamo di consultare quanto prima un ginecologo di fiducia per accertare che non vi sia una gravidanza in atto e che questo episodio non rappresenti una possibile minaccia d’aborto.
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