In ambito pediatrico si registrano non pochi casi di reflusso gastroesofageo dei neonati, un disturbo che si evidenzia con il passaggio involontario del contenuto gastrico nell’esofago dopo l’assunzione di cibo. L’emissione di rigurgito si viene infatti a manifestare a causa del rilassamento dell’anello muscolare (valvola del cardias) che di solito si chiude quando lo stomaco si contrae dopo aver accolto i pasti. La risalita di materiale gastrico è un fenomeno alquanto frequente nei bambini sotto l’anno di età, e colpisce soprattutto i nati prematuri. In genere il disturbo si palesa entro le prime 8 settimane di vita. La risalita della poppata nel lattante nella maggior parte dei casi si evidenzia con sintomi rappresentati esclusivamente dall’emissione di lievi rigurgiti che non incidono comunque negativamente sull’aumento di peso del bambino, in alcuni casi invece il reflusso si manifesta con rigurgito sottoforma di vomito.
Come scongiurare il reflusso gastroesofageo del neonato?
Se il reflusso gastroesofageo neonatale colpisce i bambini allattati al seno, prolungandosi per lungo tempo nonostante l’adozione di pratiche comportali e dietetiche adeguate che vengono consigliate alla madre, si può far ricorso ad una terapia farmacologica a base di alginati che vengono prescritti dal pediatra per una o due settimane, in caso di esiti positivi il trattamento farmacologico può essere prolungato per poi essere sospeso definitivamente se i sintomi si risolvono completamente. Se il neonato che rigurgita viene allattato artificialmente, il pediatra dopo aver visitato il bambino e verificato uno stato di salute normale potrà suggerire alla madre diversi accorgimenti con lo scopo di risolvere tale disturbo gastrointestinale. Tra le accortezze di tipo pratico da adottare per migliorare il disturbo si raccomanda di ridurre la frequenza e la quantità dei pasti nell’arco della giornata adoperando anche il latte addensato; in alcuni casi possono essere usati dei dietetici con lo scopo di risolvere le manifestazioni sintomatiche del bambino; anche in questo caso se i rimedi di tipo dietetico non apportano risultati soddisfacenti il pediatra può prescrivere una terapia a base di alginato. Tutto ciò non deve comportare preoccupazione nelle madri perchè il reflusso gastrofageo del neonato scomparirà con la crescita del pargolo.