Un tiralatte manuale è un attrezzo che permette alla mamma di dare al bambino il latte del proprio seno anche quando è lontana (magari per lavoro), oppure di evitare i fastidiosi ingorghi mammari che insorgono quando il piccolino succhia meno latte di quello prodotto. In commercio ne esistono di varie marche, ma prima di scoprire pro, contro e prezzi del tiralatte, vediamo quali sono i modelli disponibili. È possibile scegliere tra un tiralatte manuale a siringa, da appoggiare direttamente sul seno; a stantuffo, che aderisce al seno tramite una campana anatomica ed è munito una pratica maniglia per reggerlo; a pompetta, simile all’apparecchio per misurare la pressione.
Pro, contro e prezzi di un tiralatte manuale
Nel tracciare una panoramica dettagliata sul tiralatte manuale, riscontreremo sicuramente più controche pro (tra questi ultimi ci sono sicuramente i prezzi moderati). Vediamo perché.
Un tiralatte manuale è abbastanza scomodo da utilizzare perché bisogna assicurarsi che l’effetto ventosa sia stabile e che l’apparecchio non si stacchi e, allo stesso tempo, effettuare i movimenti per far sì che fuori esca il latte. Il che, per farla breve, diventa abbastanza complicato perché l’apparecchio è lento a tirare il latte e quindi l’operazione dovrà protrarsi per lunghi tempi se si vuole ottenere il latte necessario a riempire almeno un biberon. Lo stress nell’utilizzare il tiralatte manuale, inoltre, non aiuta certamente a tirare più latte, la cui fuoriuscita dai dotti è influenzata non poco dal rilassamento dei tessuti e da quello psicologico.
Immagine tratta dal sito Chicco.it |
Un tiralatte elettrico sarà sicuramente in grado di evitare queste difficoltà, assicurando maggiori facilità e velocità di utilizzo. Un’altra difficoltà, che però interessa sia i tiralatte manuali che quelli elettrici, sta nel fatto che, mentre il latte che esce dal seno della mamma è pronto all’uso, quello conservato nel biberon può rimanere a temperatura ambiente soltanto per 3 ore prima che inizi la colonizzazione microbica, dopodiché dovrà essere riposto in frigorifero, dove potrà rimanere soltanto per 24 ore.
Veniamo ai pro. Sicuramente un tiralatte manuale costa meno di un tiralatte elettrico: sarà quindi la scelta da effettuare se la mamma ha bisogno di utilizzarlo soltanto in occasioni rare, perché permetterà di risparmiare molto. Essendo molto ridotto nelle dimensioni, è davvero comodo da mettere in borsa. Inoltre, non funzionando grazie all’energia elettrica, è possibile utilizzarlo anche quando si è fuori casa in un ambiente privo di prese di corrente. I prezzi di un tiralatte manuale oscillano dai 13 ai 50 euro a seconda del modello o della marca che scegliete di acquistare, e non è detto che un tiralatte più economico sia più scadente di un tiralatte, ad esempio, della Chicco.
Come funziona un tiralatte manuale?
Premesso che prima di acquistare un tiralatte manualebisogna valutare se ce n’è davvero bisogno,se ad esempio la mamma è spesso fuori casa e non può assicurare l’allattamento nei tempi necessari al bimbo, oppure se il bambino non ha una suzione sufficiente magari perché è nato prematuro. Quindi, se non c’è una stringente necessità, è certamente meglio aspettare che il bebè abbia compiuto 40 giorni di vita, quando cioè l’allattamento al seno è ben avviato.
Dunque, una volta acquistato, il tiralatte va utilizzato preferibilmente di mattina quando la quantità di latte è più copiosa, e in un momento in cui non si ha fretta, ma si è rilassate. Si appoggia il tiralatte al seno, assicurandosi che la coppa in silicone aderisca bene e si formi il “vuoto d’aria” necessario al funzionamento. A questo punto si strizza la pompetta e il latte uscirà andando a riempire la bottiglietta attaccata al tiralatte stesso. È bene cominciare a tirare il latte con delicatezza e con una velocità bassa,per evitare di irritare il capezzolo, e aumentarla gradualmente. Dopo aver finito, è bene sterilizzate tutte le parti che vanno a contatto col seno, facendoli bollire in una capiente pentola.