Miele in gravidanza: si può mangiare?

Oggi parliamo del miele in gravidanza, un connubio che è in grado di far venire i brividi a molte, soprattutto coloro che hanno ascoltato pareri di nonne e zie. Sì, perché il miele è stato considerato per anni un prodotto non adatto a chi sta affrontando una gravidanza, basando questo tipo di opinione sul fatto che, come sanno in molte, il miele non è un prodotto adatto ai neonati.

L’applicazione di una proprietà traslativa che però non ha davvero nulla a che vedere con quanto di scientifico conosciamo su questo prodotto, ha fatto pensare a molte che il miele non fosse adatto alle gestanti. Il motivo è relativamente facile da capire: il miele può contenere botulino e altre tossine (ed è per questo che viene proibito ai bambini in tenerissima età), un’evenienza ormai estremamente residuale dato che il grosso del miele che arriva sui mercati è infatti pastorizzato.

Ma stanno davvero così le cose? Il miele in gravidanza si può mangiare? Dobbiamo davvero preoccuparci del miele? Non dobbiamo mangiarne durante tutti e 9 i mesi della gravidanza? Oppure si tratta di uno di quei prodotti che sono, ingiustamente, accusati di essere potenzialmente nocivi durante i 9 mesi del pancione?

Preoccupazioni che non sono assolutamente giustificate

Le preoccupazioni che riguardano il miele durante la gravidanza sono enormemente ingiustificate. Non si sono mai registrati casi infatti di intossicazione dovuta all’ingestione di miele e più in generale non si è mai sentito parlare di problemi alla mamma o al feto dovuti al consumo di miele.
Possiamo dunque, senza timore di essere smentiti, bollare questa credenza come un’autentica leggenda metropolitana, uno di quei pareri poco informati che affondano le loro radici nella notte dei tempi e che, credeteci, non hanno assolutamente ragione di esistere.

Si può mangiare allora il miele in gravidanza?

Sì, il miele è un ottimo alimento sia sotto il profilo nutrizionale che sotto il profilo dei sali minerali e dei microelementi in esso contenuti. Va sicuramente preferito allo zucchero bianco, dato che nonostante abbia le stesse calorie ha un potere dolcificante superiore (e quindi se ne usa di meno) e contiene, oltre che a calorie da carboidrati, anche importantissimi minerali per la gestante.
Questo però assolutamente non vuol dire che il miele si possa consumare senza badare alle quantità o alla frequenza con il quale lo si assume, come vedremo tra pochissimo.

Un superfood: approfittiamone anche durante la gestazione

Il miele è uno di quegli alimenti che vengono considerati da gli specialisti un super food, ovvero un super-cibo. Questo vuol dire che il nostro amato miele, a prescindere da quale sia il polline dal quale è stato prodotto, è in grado di apportare al nostro organismo benefici che trascendono quelli meramente alimentari.
Il miele in gravidanza infatti è un ottimo alimento anche perché:

  • è in grado di coadiuvare il processo digestivo, qualcosa di molto importante durante la gravidanza, dato che i cambiamenti ormonali spesso impigriscono stomaco e intestino;
  • è un ottimo tonico, nel senso che aiuta a farci sentire meno stanche, una sensazione che purtroppo pervade soprattutto gli ultimi mesi della gestazione;
  • ha effetti normalizzanti sul metabolismo: il ritmo a cui gira il nostro corpo può essere facilmente scombussolato dalla gravidanza e il miele ci aiuta, senza ombra di dubbio, a rimetterci in carreggiata.

    Non solo cibo: il miele come principio curativo

    Il miele deve essere considerato anche nella sua ottica completa: si tratta infatti di un prodotto che non ha soltanto applicazioni alimentari, ma che viene usato praticamente da sempre anche per le sue proprietà curative. Siamo davanti ad un prodotto che può:

    • essere usato per lenire il mal di gola: ha proprietà calmanti e antinfiammatorie e semplicemente consumandone un cucchiaio con un pizzico di pepe può farci passare quel prurito alla gola che spesso sfocia in una tosse secca;
    • essere utilizzato con un bicchiere di latte caldo prima di andare a dormire: ha proprietà calmanti e può aiutarci a dormire meglio, qualcosa di molto importante soprattutto quando il pancione si fa importante e le notti diventano insonni;
    • può essere altresì utilizzato per aiutare le ferite a rimarginarsi, al posto di prodotti cicatrizzanti che non sono assolutamente adatti ad una gestante.

    Si tratta di applicazioni del miele che si fanno ancora più importanti durante la gravidanza, dato che si tratta di un periodo particolare della vita durante il quale assumere farmaci è difficile, per non dire pericoloso.

    Miele in gravidanza

    Il corpo, durante la gestazione, è molto più reattivo alle sostanze chimiche ed è per questo motivo che il ginecologo vi ha consigliato di non assumere farmaci se non in casi di estrema necessità. Per i piccoli problemi, quelli che avremmo risolto in genere con farmaci da banco, che ci sono comunque proibiti, il miele può salire in cattedra e darci una mano.

    Non solo lati positivi: perché stare attente al miele

    Leggendo fino a qui ci saremmo potute fare l’idea che il miele sia un alimento da consumare senza problemi, nelle quantità che preferiamo e quando vogliamo. Non è però così e dobbiamo porre attenzione a questo prodotto non perché generalmente nocivo, ma in quanto:

    • è un alimento estremamente zuccherino e contiene fruttosio, un tipo di zucchero che è in grado, in grandi quantità, di alterare il metabolismo e di farci mettere su peso molto rapidamente;
    • può alterare il ciclo della fame, anche se solo in grandi quantità. Chi consuma miele troppo di frequente tende ad avere più fame. Ricordiamo allo scopo che purtroppo anche durante la gravidanza dovremmo cercare di fare attenzione alla linea perché l’eccesso di peso espone a seri problemi;
    • ha un contenuto calorico importante, che può tradursi in ulteriore ingrassamento, un pericolo davvero importante per tutte le gestanti. Ogni chilo di più è malessere con il quale dovremo fare i conti sia durante la gravidanza sia dopo il parto.

    Il miele dunque, come tutti gli alimenti, anche i più naturali, va assunto con estrema cognizione di causa. I pericoli che derivano dal suo abuso sono elencati poco sopra e per questo motivo vi invitiamo a non consumarne troppo. Mezzo cucchiaino nel caffè e un paio di cucchiai in una merenda nutriente e genuina vanno bene. Spingersi oltre può tradursi in problemi anche piuttosto seri sia per noi che per il bambino.

    Quale miele consumare durante la gravidanza?

    Non ci sono qualità di miele che sono nutrizionalmente superiori. Possiamo scegliere quello che preferiamo, anche se in genere in gravidanza tendiamo a preferire sapori meno intensi. A questo scopo il millefiori è sicuramente più indicato del miele di castagno, anche se si tratta, lo ripetiamo, di gusti assolutamente personali.
    Discorso diverso invece per la pastorizzazione. Il miele pastorizzato dovrebbe essere sempre preferito a quello che non lo è, in quanto prodotto che ci garantisce più sicurezza e che è stato reso inerte sotto il profilo patologico dal processo di pastorizzazione. Con questa procedura di carattere industriale il miele viene portato a temperature molto alte per pochi secondi, sufficienti comunque ad eliminare ogni agente patogeno dal prodotto per renderlo al 100% sicuro sia per la gestante, sia per il feto.

    Il miele è una grande opportunità per la gravidanza: basta sapersi controllare e utilizzarne quantità modeste, neutralizzando così il rischio che diventi un altro dei tanti vizi di gravidanza che finiscono per farci mettere su peso. Anche la linea, e non per motivi estetici ma per motivi di salute, è estremamente importante durante questo periodo così delicato della nostra vita.

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