Prezzemolo in gravidanza: si può mangiare?

Il prezzemolo è un’erba aromatica presente in un incommensurabile numero di ricette e può essere anche utilizzato fresco, per arricchire un’insalata. Si tratta però di uno di quegli alimenti che, almeno secondo le nostre nonne, andrebbe assolutamente evitato durante la gravidanza, in quanto possibile causa di problemi importanti di salute per la gestante e anche per il feto. Ma le cose stanno davvero così? Ormai avremmo dovuto imparare che non tutto quello che è conoscenza popolare e tradizionale è poi vero e questo potrebbe valere anche per il prezzemolo.

Cosa dice la tradizione popolare

Sin dalla notte dei tempi, il prezzemolo era l’ingrediente principale di tantissimi intrugli che venivano utilizzati per indurre l’aborto. Si tratta di storie molto risalenti, che partono addirittura dal medioevo, che sono arrivate poi fino ai giorni nostri, gettando nello sconforto e nella preoccupazione anche chi consuma saltuariamente quest’erba aromatica. C’è da dire però, per normalizzare un po’ la questione, che l’aborto tramite prezzemolo veniva indotto utilizzando dei particolari decotti (e c’è qualcosa di scientificamente vero) e non la sua versione fresca.

Il prezzemolo fa male durante la gravidanza?

C’è in realtà del vero, almeno in questo caso, in quanto ci racconta la tradizione popolare. Il prezzemolo, se assunto in dosi piuttosto alte, può causare contrazioni uterine importanti che, soprattutto con i dosaggi più elevati, può purtroppo portare all’aborto. Si tratta però di dosi che sono così alte da essere praticamente impossibili da consumare con il prodotto fresco. Allo scopo viene infatti utilizzato l’olio di prezzemolo, una sorta di concentrato linfatico della pianta che è in grado di contenere alte quantità di mirosticina e apiol, le due sostanze contenute nel prezzemolo che sono in grado di indurre le contrazioni di cui abbiamo parlato poco sopra e che destano tanta preoccupazione nelle gestanti.

Fa bene o male il prezzemolo in gravidanza?

Devo smettere di mangiare completamente il prezzemolo?

Assolutamente no: le quantità di mirosticina e di apiol che possono essere assunte con un’omelette di prezzemolo o aggiungendolo ad un’insalata non si può assolutamente raggiungere una soglia tale da poter causare aborto o anche delle leggere contrazioni uterine. Per questo motivo possiamo sicuramente considerare il consumo saltuario di prezzemolo in quantità definite normali più che sicuro per una gestante, anche nel caso in cui si stia affrontando una gravidanza a rischio.

La mirosticina: serve davvero per l’aborto

Quanto abbiamo appena detto non dovrebbe farvi pensare che la mirosticina non funziona come farmaco abortivo. Veniva utilizzata in passato a questi scopi e, in versioni raffinate e concentrate con l’aiuto delle moderne tecniche di estrazione, ancora oggi in molti paesi del mondo, tra i quali spiccano sicuramente Brasile e Russia, dove la mirosticina concentrata, o meglio, bevande che la contengono, vengono ancora utilizzate per favorire le contrazioni uterine quando purtroppo, nonostante ci si sia avvicinati alla data del parto, non sembra ci sia verso ancora di partorire. A dosi particolarmente alte, la mirosticina può favorire le contrazioni uterine anche quando non si è arrivate in prossimità del parto e causare, dunque, un distacco placentare con conseguente aborto volontario. È da qui che arriva la convinzione che il prezzemolo sia sempre e comunque dannoso per le partorienti, quando invece, come vedremo tra pochissimo, è un alimento piuttosto sicuro se consumato in dosi “normali”.

Occhio però se la vostra gravidanza è a rischio

Nel caso in cui la gravidanza fosse a rischio, i ginecologi preferiscono vietare l’utilizzo del prezzemolo, in quanto anche la minima sollecitazione dell’utero e dell’apparato riproduttivo possono causare importanti ripercussioni. Per questo motivo, nel caso in cui doveste affrontare una gravidanza da considerarsi a rischio, dovreste obbedire al piano alimentare che è stato messo a punto dal vostro ginecologo, senza discostarvi neanche saltuariamente. La mirosticina e l’apion, soprattutto se in combinazione come nel prezzemolo, possono causare problemi importanti, meglio non rischiare.

Quanto prezzemolo si può mangiare durante la gravidanza?

Durante la gravidanza si può consumare il prezzemolo fresco (o cotto) senza troppi problemi, dato che raggiungere le dosi che possono causare contrazioni uterine semplicemente aggiungendolo ai piatti è particolarmente difficile. Gli infusi che venivano usati in passato a questo scopo venivano preparati a partire dall’olio di prezzemolo, che contiene quantità molto più importanti di mirosticina, praticamente irraggiungibili con il classico cespuglietto di erba che viene aggiunto ai nostri piatti.
Certo, se siamo di quelle persone che consumano il prezzemolo molto di frequente, anche più volte al giorno e lo aggiungono praticamente ad ogni tipo di piatto, è sicuramente meglio darsi una controllata, anche se di casi nei quali il prezzemolo è stato d’ostacolo alla gravidanza in modo involontario non se ne ricordano in tutta la letteratura scientifica di questo secolo e del precedente.

In caso di dubbi: parlarne con il ginecologo

Nel caso in cui avessimo comunque delle preoccupazioni derivanti dal prezzemolo, la cosa giusta da fare è discuterne con il nostro ginecologo, indicandogli anche le quantità che ne assumiamo tipicamente. Sarà lui, una volta accertatosi delle vostre condizioni di salute, ad indicare se sia il caso o meno di interromperne l’assunzione oppure ridurla.

Più ci si avvicina al parto, più si è sensibili

In chiusura, c’è da sottolineare il fatto che gli effetti inducenti del prezzemolo sono in genere più forti mentre ci si avvicina alla data del parto. Per i primi sei mesi infatti anche a dosi piuttosto elevate, la mirosticina non è in grado di svolgere un’azione apprezzabile sul nostro corpo, né tantomeno di riuscire ad indurre un aborto spontaneo. Se proprio volete eliminarlo dalla vostra dieta, dovreste farlo nell’ultimo trimestre, quando anche la minima sollecitazione, soprattutto nel caso dei parti a rischio, può portarci ad avere un parto leggermente prematuro o comunque complicato. Aggiungere altre complicazioni a causa di un eccessivo amore per il prezzemolo non è davvero il caso. Meglio consumarne con parsimonia fino ad eliminarlo quasi completamente sul finire della gravidanza.

Un sistema di aborto assolutamente non sicuro

Per chi potesse considerare, in seguito alla lettura di quanto sopra, il decotto di prezzemolo come un metodo sicuro per abortire, è bene ricordare che si tratta di un sistema non più utilizzato in quanto estremamente pericoloso non solo per il feto, ma anche per la gestante. Sono moltissimi i casi in cui, in seguito a perforazione placentare, i veleni contenuti nel prezzemolo riescono a raggiungere la circolazione della madre e mettere a serio repentaglio la vita sua dopo aver eliminato la gravidanza in corso. Per questo motivo è ovviamente sconsigliato ricorrere a metodi del genere o anche solo provare ad organizzarne. Nonostante si tratta di una pianta infatti, il prezzemolo può causare problemi importanti anche in soggetti perfettamente sani e anche nel caso in cui non stessimo affrontando più una gravidanza. Si consuma dunque con parsimonia sempre, e non solo durante la gestazione.

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