Piodermite: cause, sintomi e terapia

Quando parliamo di piodermite ci riferiamo ad un’infezione di origine batterica che colpisce la cute su tre stati, ovvero quello dell’epidermide, del derma e anche dell’ipoderma.

Si tratta di una patologia che fa parte del gruppo delle impetigini e che è l’unica in grado di penetrare anche gli strati più profondi della pelle.

La patologia è in grado di dare manifestazioni piuttosto evidenti ed è per questo motivo, più che per le sue oggettive ripercussioni sulla salute, che è fonte di preoccupazione per i genitori.
Sì, i genitori, perché la piodermite è una patologia che colpisce in primis i neonati e i bambini in tenera età anche se siamo spesso tentati ad associare questa patologia ai cani.

Nell’articolo di oggi proveremo a capirne di più, individuandone le cause, le modalità di diffusione, le possibili forme preventive e anche le possibili cure.

Quali sono le cause della piodermite?

La piodermite è causata dai germi piogeni, una famiglia di micro-organismi che è composta a sua volta da streptococchi e stafilococchi. Si tratta di forme batteriche a basso coefficiente penetrativo, il che vuol dire che è per loro molto difficile andare ad attaccare un derma sano.
Per questo motivo la piodermite colpisce in genere in zone che già in precedenza sono state colpite o da traumi cutanei oppure da altre infezioni del derma o ancora da esfoliazioni diffuse.
Il contagio avviene tramite contatto o con oggetti che sono stati infettati oppure con altri malati, che possono essere anche portatori sani. Il batterio è in grado in genere di colonizzare esclusivamente zone circoscritte e decisamente esposte, come ad esempio il volto, il collo, gli arti superiori e gli arti inferiori.

Come si manifesta la piodermite?

La piodermite si manifesta in genere con un’eruzione particolarmente violenta. Nel caso in cui ci fosse una precedente lesione dermica, il batterio è in grado di penetrare anche gli strati più profondi della cute, causando anche la formazione di vescicole di piccole dimensioni, che poi si rompono e si trasformano in croste. Così come le dermatiti generiche, anche la piodermite è in grado di causare un prurito intenso e piuttosto fastidioso. Grattarsi però è sconsigliato, in quanto può contribuire alla diffusione dei batteri in questione anche in altre zone della pelle. Non è affatto normale che la piodermite causi conseguenze a livello sistemico. Talvolta i linfonodi locali possono ingrossarsi ma difficilmente vi sono ripercussioni sulle altre zone del corpo.

Chi ne viene colpito con maggiore frequenza?

La piodermite colpisce con maggiore frequenza i bambini tra i 2 e i 5 anni di età, dove la mancanza di igiene gioca un ruolo davvero fondamentale nella diffusione del batterio. A contribuire al contagio può esserci anche un pH della pelle acido rispetto alla norma. Difficilmente i batteri sono in grado di attaccare gli adulti: questo avviene, ed è la statistica medica a parlare, esclusivamente in casi di mancanza di igiene prolungata e di promiscuità con animali che sono portatori dei batteri in questione, ovvero cani e gatti.

Quanti tipi di piodermite esistono?

La piodermite è clinicamente divisa in due diverse tipologie:

  • abbiamo la piodermite superficiale, quando questa è in grado di attaccare esclusivamente il primo strato della pelle;
  • abbiamo invece la piodermite profonda, che si ha quando invece i batteri e le lesioni riescono a superare il primo strato della pelle;

Quella delle piodermiti è in realtà una categoria di patologie piuttosto complesse, la cui catalogazione non trova uniformità di volontà e di intenti in medicina.

Piodermite bambini

È dunque difficile, fatta salva la presenza dei due batteri sopracitati, indicare quali siano le patologie che possono essere fatte rientrare nell’alveo delle piodermiti e quali invece andrebbero trattate in modo separato.

Esistono terapie valide contro la piodermite?

Sì. La terapia contro la piodermite parte con la rimozione delle croste, che viene effettuata ricorrendo all’utilizzo di soluzioni fisiologiche oppure, quando la gravità delle ferite sia tale da richiedere l’utilizzo, attraverso strumenti chirurgici. Successivamente è necessaria la somministrazione di antisettici ad azione topica (e dunque locale – si preferiscono in genere clorexidina e iodopodovidone). Successivamente si conclude con l’utilizzo di antibiotici locali, anch’essi topici, in grado di eliminare i batteri o comunque ridurne fortemente la proliferazione.
Solo nel rarissimo caso in cui l’infezione sia diventata sistemica (parliamo di casi comunque rarissimi), si può ricorrere ad una terapia antibiotica generale.

Le terapie sono in genere in grado di far rientrare, anche in tempi brevi, l’infezione.
Si tratta comunque di medicinali con importanti controindicazioni che devono essere valutati con attenzione dal pediatra (nel caso ad essersi ammalato sia un bambino) o dal medico.

Prevenire è sempre meglio che curare

La piodermite è una patologia che può essere, nella maggioranza dei casi, prevenuta osservando una buona attenzione all’igiene del bambino ed evitare, soprattutto quando siano presenti già lesioni cutanee, il contatto con animali che sono in genere portatori dei batteri responsabili della piodermite, come ad esempio cani e gatti.

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