La cosmesi bio è la sola alternativa ai danni dei prodotti cosmetici industriali causati dai petrolati

Nei più comuni prodotti cosmetici per pelle e capelli, quelli industriali che si trovano nei supermercati e nelle profumerie, sono presenti alcuni ingredienti che vengono utilizzati per far sì che saponi, bagnoschiuma, shampoo, balsami e creme varie diano i desiderati effetti “estetici” come volume, brillantezza e setosità ma che gli studi hanno dimostrato avere effetti dannosi sull’organismo: stiamo parlando di petrolati, parabeni e siliconi, tre classi di sostanze chimiche tipiche dell’industria cosmetica ormai decenni. In questo approfondimento cerchiamo di capire cosa sono e che effetti hanno i petrolati, sia quelli (falsamente) positivi per i quali vengono usati, sia quelli (realmente) negativi e che ovviamente sono poco o nulla resi noti dai brand che monopolizzano il settore.
I petrolati, come fa intuire il nome, sono derivati dalla raffinazione del petrolioe come tali rientrano nelle sostanze chimiche dette idrocarburi, esattamente come la benzina: possiamo tranquillamente dire che siano incompatibili con la composizione del corpo umano.
Perchè allora i petrolati sono usati per produrre cosmetici che ci mettiamo su pelle e capelli? Semplice, per una questione commerciale! Nelle etichette trovate diciture quali Paraffina Liquida, Cera Microcristallina, Vaselina ed i loro effetti primari sono puramente estetici perchè fanno credere che lo shampoo lisciante renda davvero levigati i capelli, che il bagnoschiuma esfoliante renda la pelle morbida… il tutto grazie al loro potere filmante: essendo i petrolati composti da sostanze oleose (ricordiamo che dal petrolio si ricava anche l’olio lubrificante per i motori) creano su epidermide e superficie del capello uno strato “plastico” che a lungo andare dona sì lucentezza e setosità, ma con effetti negativi sulla salute della pelle e dei capelli non indifferenti.
A differenza di oli e burri vegetali, i principali ingredienti dei prodotti cosmetici bio e naturali che sono altrettanto efficaci per la pulizia e la bellezza di pelle e capelli senza però avere le controindicazioni dei prodotti industriali, i petrolati fin sa subito impediscono la traspirazione cutanea perchè occludono i pori impedendo dunque la corretta ossigenazione della pelle, a lungo andare ne macerano gli strati più superficiali favorendo la proliferazione dei batteri e danneggiandone l’equilibrio microbiologico.
Non è finita però! I petrolati ad uso cosmetico, come tutti i derivati del petrolio, sono potenzialmente cancerogeni, tanto che già dal 2004 l’Unione Europea ne regola l’uso con un’apposita normativa che obbliga i produttori ad usare paraffina contenente non oltre il 3% di impurità cancerogene: potrà sembrare una soglia di sicurezza, ma diversi studi hanno ipotizzato una relazione tra l’uso prolungato di prodotti cosmetici con paraffina ai tumori del fegato. Attenzione, questo non vuol dire che i cosmetici industriali siano cancerogeni: ad ora non ci sono ricerche che lo dimostrino, però quando si parla di salute la prudenza non è mai troppa. E comunque i problemi menzionati in precedenza sono ormai accertati.
Ovviamente i petrolati sono dannosi per l’ambiente perchè non biodegradabili e richiedono, per la loro approvazione per l’uso umano, di sperimentazioni sugli animali.
Insomma, i comuni cosmetici industriali – che spesso non sono neanche proprio a buon prezzo – sono dannosi per la salute, su questo pare che ormai ci siano evidenze scientifiche sempre più forti. E qui abbiamo trattato solo la questione dei petrolati, ma come detto ad inizio articolo ci sono anche i parabeni ed i siliconi: i primi, che entrano nel circolo sanguigno attravero la pelle e sembra siano causa di squilibri ormonali (e forse collegati al tumore alla mammella), sono stati addirittura vietati in Francia, i secondi invece ostacolano l’idratazione della pelle e a lungo andare causano punti neri, brufoli, acne, pori dilatati.

 

Come potrete già avere intuito l’unico modo per non correre rischi ed evitare i sides causati dai cosmetici commerciali è imparare innanzi tutto a leggere le etichette per sapere con cosa sono fatti i prodotti che più comunemente utilizziamo e selezionare i meno peggio: dopo che avrete analizzato una discreta quantità delle più comuni creme per la pelle, dei saponi e dei bagnoschiuma, degli shampoo e balsamo, capirete che la più valida alternativa è usare cosmetici naturali e prodotti di bellezza fai da te. La cosmesi bio dà risultati uguali se non addirittura superiori di quella chimica, non ha controindicazioni di sorta (se state pensando alle allergie, sappiate che quelle ai prodotti industriali sono ben maggiori e più forti) ed offre parecchie possibilità di farsi in casa creme, saponi, impacchi per capelli e quant’altro utilizzando ingredienti naturali di comune reperibilità: le donne del passato erano altrettanto belle e curate di noi oggi, che abbiamo in più rispetto a loro molte più conoscenze scientifiche da applicare per tutelare la nostra salute.
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