Durante tutto l’arco della gravidanza la cervice uterina (o collo dell’utero) è protetto da uno spesso strato di muco che ha la funzione di proteggere la zona dal potenziale ingresso di batteri patogeni. Questo strato di muco viene prodotto dalle cellule secretrici della cervice uterina e resta in loco per tutta la durata della gravidanza fin quando, con l’arrivo del parto dopo la settimana di gravidanza numero 39, si ha la perdita del tappo mucoso in seguito al rilassamento della cervice uterina che consentirà il passaggio del feto durante il parto.
Nell’immaginario comune, il tappo mucoso appare come un tappo solido che sigilla la cervice uterina: in realtà la sua consistenza può essere fluida o addirittura filamentosa. Il tappo mucoso può essere trasparente o di un colore tendente al giallo chiaro, ma talvolta può essere di colore rosa tenue o presentare trecce di sangue durante la sua espulsione.
Valutare il colore del sangue che fuoriesce è importante per capire diverse cose: se il colore è marroncino vuol dire che si sta eliminando del sangue vecchio che è ristagnato in vagina, se invece è di colore rosa o rosso vivo vuol dire che il sangue è fresco e che dunque dobbiamo aspettarci l’espulsione del tappo mucoso. Le tracce di sangue che si possono notare, spesso ma non sempre, rappresentano un’avvisaglia importante che indica l’arrivo del travaglio e che quindi il momento tanto atteso del parto è vicino. Tuttavia, non tutte le donne possono individuare la perdita di tale muco perché la quantità che si produce è soggettiva. Altre donne, invece, necessitano dell’ausilio di assorbenti per contenere le perdite che si manifestano in questo contesto.

Se il tappo mucoso appare di colore giallo è probabile che possa esserci un infezione in corso che il vostro ginecologo valuterà scrupolosamente consigliandovi un’analisi di laboratorio del muco stesso. Se il tappo mucoso un cattivo odore persistente e pungente, allora potrebbe trattarsi di un’infezione fungina: con molta probabilità una candidosi. Le infezioni, sia esse batteriche o fungine, possono essere pericolose per il bambino in quanto di li a breve il bambino attraverserà il canale e potrà infettarsi al suo passaggio. Dunque, è quindi necessario che le condizioni dell’ambiente interno siano quanto più asettiche possibili, per evitare che il piccolo possa contrarre l’infezione ed essere colpito a livello della mucosa orale.
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