Sintomi ovulazione: dolori addominali, perdite, muco vaginale, tutto quanto c’è da sapere

Si parla di sintomi dell’ovulazione per indicare una serie di manifestazioni sintomatiche che si ripresentano ciclicamente ogni mese e che con un po’ di pratica è possibile imparare a riconoscere se si vuole programmare una gravidanza.

Considerando che l’ovulo sopravvive circa 24 ore (ma si è fertili anche 2-3 giorni prima e dopo) e gli spermatozoi vivono nel collo uterino 72 ore, durante l’ovulazione il muco vaginale diviene più fluido proprio per consentire agli stessi spermatozoi di risalire e fecondare la cellula uovo. Per questo motivo è normale notare negli slip del muco vaginale post-ovulazione. Questo segno è considerato uno dei più importanti che vedremo nel corso dell’articolo.

In genere, tra i sintomi più caratteristici che preannunciano l’arrivo dell’ovulazione ci sono il dolori addominalie una tensione generale che si irradia dalla zona pelvica verso il basso. Altro segnale evidente della fase ovulatoria è rappresentato dalle caratteristiche perdite vaginali trasparenti (o leggermente rosse per via della presenza di sangue) e dalla consistenza filamentosa.
Ovulazione: sintomi, dolori, muco vaginale, perditeIl muco vaginale diventa più fluido e filamentoso così in questo modo gli spermatozoi sono facilitati nella risalita verso l’ovulo. Subito dopo l’ovulazione questo muco post-ovulazione viene espulso e possiamo facilmente notarlo sul proteggi slip. Le donne più sensibili possono avvertire una tensione a livello della parte bassa dell’addome, il dolore si localizza in corrispondenza di una delle ovaie cioè quella che sta ovulando in quel momento, infatti in linea generale le ovaie si alternano mensilmente per l’ovulazione. Proprio in seguito alla rottura del follicolo, momento in cui si libera l’ovocita, può nascere la sensazione di dolori addominali che può durare anche un’intera giornata. Non tutte le donne soffrono di questo problema, talvolta infatti l’ovulazione avviene senza avvertire alcun sintomo.

Sapere con esattezza il giorno in cui avverrà l’ovulazione ed imparare ad identificare i sintomi è un punto a vostro favore se state pianificando una gravidanza. Per calcolare il periodo più fertile del ciclo mestruale oltre a saper riconoscere i sintomi dell’ovulazione ci si può affidare ad un semplice calcolo matematico. se si ha la fortuna di avere un ciclo mestruale regolare di 28 giorni, tenendo conto che la fase ovulatoria ricade in genere il 14° giorno dopo l’arrivo delle mestruazioni, risulterà più facile identificare il periodo più fecondo per una donna; se però si ha un ciclo irregolare bisogna tener conto della cadenza tra un ciclo e l’altro per verificare quanti giorni intercorrono mediamente tra l’arrivo di una mestruazione e quella del mese successivo.

Se ogni mese le mestruazioni si presentano con un ritardo oppure un anticipo non stimabile, non si può calcolare un giorno preciso. Identificando i periodi più fecondi si ha la possibilità di potenziare le possibilità di impianto della gravidanza, infatti è consigliabile avere rapporti durante i 3 giorni più fertili del proprio ciclo mestruale se il vostro obiettivo è quello di avere un bambino. Al contrario, se invece non desiderate una gravidanza sarà bene astenersi in questi giorni perché le possibilità sono maggiori. Attenzione però, l’impianto della gravidanza può avvenire anche nei giorni pre e post- ovulatori pertanto è sempre bene utilizzare opportuni metodi contraccettivi. Ovviamente se si è avuta fecondazione, il ciclo mestruale non arriverà ma potranno presentarsi le perdite da impianto che rappresentano il primo segno di un possibile concepimento. A questo punto la prima cosa da fare è eseguire un test di gravidanza per accertare la presenza o meno di una gravidanza. 

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