Cosa comporta fumare quando si allatta?
Il passaggio dei composti chimici che originano dalla combustione (monossido di carbonio, nitrosammine, acido cianidrico, idrocarburi policiclici aromatici ecc) e della nicotina nel latte sono causa degli stessi effetti nocivi che si verificano nell’adulto. Infatti, come nel fumatore la mancanza di nicotina crea una sindrome di astinenza lo stesso vale per il bambino che assumerà la nicotina attraverso il latte materno. Pertanto, il bambino può essere spesso irrequieto, ha difficoltà a dormire e si calma nel momento in cui assume altra nicotina dalla madre ciò prendendo il latte. Gli effetti negativi della nicotina che viene assunta dai bambini può comportare anche un aumento del numero di episodi di apnea (specie quelle notturne), vomito causato da iperacidità gastrica, scarsa crescita conseguente all’aumento del transito intestinale, strabismo, calo delle difese immunitarie ed esposizione ad allergie di vario tipo. Ovviamente, la quantità necessaria per avere assuefazione nel bambino è molto più bassa dunque non sono rari casi di neonati dipendenti dalla nicotina. Il discorso è analogo per le sostanze d’abuso. Fumare in allattamento espone il piccolo all’azione tossica del fumo di sigaretta che si esplica attraverso l’innumerevole quantità di sostanze nocive volatili che si originano con la combustione e che vengono inalate dalla madre. L’inalazione di queste sostanze ha un effetto da non sottovalutare sulla funzionalità dell’apparato respiratorio, motivo per il quale circa il 40% dei bambini che nascono da madri fumatrici ha problemi respiratori e di ossigenazione dei tessuti. Tutte le sostanze che si liberano sono cancerogene sia per la madre che per il piccolo. Nello specifico, alcuni composti che si liberano dalla combustione delle sigarette (come il monossido di carbonio che riduce l’ossigenazione tissutale) possono esporre il piccolo al rischio della SIDS ossia alla “sindrome della morte in culla”. Il principale effetto negativo legato alla nicotina assunta con il fumo durante l’allattamento è costituito dalla riduzione della quantità di latte prodotta dalla madre, in quanto la nicotina agisce a livello dell’ipofisi abbassando i livelli di prolattina nel sangue e dunque anche la quantità di latte prodotta.
Meglio smettere di fumare in allattamento?
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Non fate l’errore di nutrire il bambino con latte artificiale per via del fatto che non riuscire a smettere di fumare: l’allattamento al seno è un guadagno inestimabile per la salute futura del piccolo. E’, poi, buona norma non fumare nella stessa stanza in cui si trova il bambino, in modo tale da non saturare l’ambiente di sostanze tossiche che il bambino continuerà ad inalare per ore. Per cui è meglio non fumare in casa ma preferire luoghi aperti e ventilati. Scegliere di non fumare in allattamento, e ancor prima in gravidanza, è un gesto d’amore per vostro figlio e per la sua salute da grande.