Come coltivare cipolle? Quando è il momento giusto per decidere di piantare l’ortaggio e come avviene la semina? Oggi parliamo di una coltivazione al tempo stesso particolare e comune. Parliamo appunto delle cipolle, un ortaggio che ha bisogno di condizioni relativamente controllate per svilupparsi al suo meglio e che può essere però coltivata con enorme successo in ogni zona d’Italia, anche quelle montane dove il freddo, soprattutto in inverno, si fa sentire.
Oggi insieme vedremo come coltivare le cipolle, una delle scelte preferite degli italiani quando si parla di orti fai da te e, perché no, anche di qualcosa di più importante, per cominciare davvero a fare sul serio con il terreno, per grande o piccolo che sia, che abbiamo a disposizione.
La semina delle cipolle
Innanzitutto è di fondamentale importanza tenere sempre presenti i fondamentali che riguardano la coltivazione delle cipolle:
- le cipolle sopportano relativamente bene il freddo e posso germogliare anche a 0 gradi (pensiamo a quello che succede alle cipolle lasciate, anche per molto tempo, a riposare nel frigorifero);
- non sopportano però bene i grandi sbalzi di temperatura e per questo motivo sono adatte esclusivamente a quei luoghi d’Italia (che poi in realtà sono quasi tutti) dove la temperatura non varia poi molto tra il giorno e la notte);
- come moltissime coltivazioni, non amano i ristagni d’acqua. Il terreno o il semenzaio che avremo scelto dovrà essere dunque ben drenato.
Tenendo sempre a mente i fondamentali, che sono importantissimi per la riuscita della nostra coltivazione, possiamo passare al prossimo punto.
La preparazione del terreno per la coltivazione delle cipolle
Coltivare le cipolle necessita, come ogni altro tipo di attività ortofrutticola, di qualche preparativo a livello di terreno.
Dovremo avere un terreno piuttosto sciolto (e quindi privo di grosse zolle). La lavorazione va effettuata rigorosamente prima della semina, vangando in modo relativamente energico. La lavorazione non deve essere necessariamente profonda: le cipolle, come vedremo più avanti, si possono seminare o innestare anche a soli 3 cm di profondità.
Il terreno deve essere ben drenante e quindi vanno rimossi eventuali ristagni, aiutandoci con al solito con la zappa e con gli altri strumenti che abbiamo a disposizione. Tolta la possibilità che si formino dei ristagni, siamo finalmente pronti per procedere con la semina.
Quale semina scegliere?
Le cipolle possono essere seminate seguendo tre modalità principali:
- si può procedere direttamente con il seme direttamente nell’orto: è di gran lunga il metodo più difficile, soprattutto se l’orto non è sotto temperatura controllata ed esposto alle intemperie. In queste circostanze, infatti, è molto facile che il seme perisca prima di dare luogo ad una pianta;
- si può procedere con la semina in semenzaio: si tratta di qualcosa di sicuramente più facile, dato che il semenzaio è comunque un ambiente controllato, dove il seme ha tempo e condizioni per germogliare al meglio. In questo caso la pianta di cipolle andrà trapiantata quando avrà raggiunto almeno i 15 cm di altezza;
- in alternativa si possono comprare i bulbi già pronti, da innestare. Si tratta di gran lunga dell’alternativa più semplice e quella che un po’ tutti invitano a seguire nel caso in cui si sia alle prime armi con le coltivazioni e non si abbia un semenzaio.
Una volta scelta la modalità di semina, potremo passare alla scelta della varietà.
Varietà e tempo di semina
Le cipolle sono in realtà una famiglia piuttosto variegata, che ha bisogno di tempi di semina diverse per le diverse varietà:
- le cipolle invernali, quelle che in genere si scelgono per il consumo fresco, si devono seminare a settembre, per poi trapiantare a novembre. Il bulbo comincerà ad essere pronto intorno ad aprile-maggio. Se scegliamo i bulbi per questo tipo di varietà, potremo muoverci da novembre
- le cipolle estive vanno seminate a fine inverno, oppure a marzo se si sono scelti i bulbi. Sono pronte in inverno e sono sicuramente migliori per la lunga conservazione
La distanza
La cipolla ha bisogno di relativamente tanto spazio per svilupparsi. Il nostro consiglio è di seminare lungo file distanti almeno 25–30 cm l’una dall’altra, con il seme o il bulbo lontano almeno 20 cm dall’altro bulbo.
Consigli per la coltivazione delle cipolle
Una volta che la nostra coltivazione sarà stata seminata, dovremo prendere le dovute precauzioni per permettere alla nostra pianta di crescere rigogliosa.
Innanzitutto la sarchiatura, che è di fondamentale importanza affinché le cipolle abbiano a disposizione tutti gli elementi nutritivi di cui hanno bisogno.
Le zappettature sono altrettanto importanti, in quanto consentono al terreno di mantenersi ossigenato. La zappettata andrebbe fatta almeno 3–4 volte lungo la stagione, almeno andando a rompere la crosta che si sarà formata in superficie sul terreno.
Per quanto riguarda invece l’irrigazione, non dovremo poi preoccuparci molto. Le cipolle infatti non hanno bisogno di molta acqua per svilupparsi al meglio e dovremo procedere ad innaffiare soltanto quando il terreno si mostrerà eccessivamente secco. Occhio, come abbiamo detto in apertura, con i ristagni. Se dovessero rimanere a contatto con le cipolle o con le radici troppo a lungo, potrebbero far marcire la pianta.
Il problema della fioritura
Il problema principale che possiamo trovarci ad affrontare nel caso in cui avessimo scelto le cipolle come coltivazione, è quello della fioritura. La cipolla è una pianta che si sviluppa in archi biennali: il primo anno sviluppa il bulbo e, teoricamente, durante il secondo dovrebbe andare in fioritura.
Negli orti di tutto il mondo, la cipolla viene forzata ad un ciclo annuale, ovvero viene raccolta prima che vada in fioritura, per consumarne il bulbo. Tuttavia la natura è meno perfetta di quello che vorrebbero farci credere e può capitare che la pianta vada in fioritura il primo anno. Tra le cause più comuni troviamo:
- lo sbalzo termico: nel caso di freddo improvviso, la pianta può credere che sia arrivato l’inverno e dunque far montare il fiore una volta che la gelata fuori stagione è passata
- irrigare eccessivamente: le condizioni si fanno avverse alla cipolla e questa, per sopravvivere, fiorisce prima del tempo
- aver utilizzato bulbilli che sono in realtà più vecchi, e quindi hanno già avuto il primo anno “di assestamento”
In questo caso è d’obbligo raccogliere i bulbi e farli seccare. Si potranno mangiare, anche se saranno decisamente meno buoni di quelli che invece non hanno ancora affrontato la fioritura.
I parassiti delle cipolle
Le cipolle, come un po’ tutte le piante, devono combattere contro patologie e parassiti che ne minano la sopravvivenza.
La mosca della cipolla, che può essere comunque scacciata con un orto sinergico, ovvero coltivando vicino alle cipolle delle carote, è uno dei problemi più comuni.
Il marciume radicale è un altro problema molto tipico delle coltivazioni di cipolle: si crea solo in caso di ristagno, quindi poniamo attenzione particolare a quelli che sono i momenti di irrigazione.
La peronospora è forse però, tra tutte, la patologia più pericolosa per la sopravvivenza della nostra cipolla. Siamo davanti ad un fungo che può attaccare la pianta in toto: il sintomo più evidente e l’ingrigimento delle foglie. Il rimedio migliore è quello del rame, che può salvare la cipolla, altrimenti inevitabilmente destinata a marcire.
Quando e come raccogliere le cipolle?
Le cipolle, come abbiamo detto poco sopra, sono una pianta biennale, anche se i contadini (e quelli che vorrebbero esserlo) la raccolgono ogni anno, prima che fiorisca. Quando lo stelo comincia ad ingiallire, è arrivato il momento di raccogliere le nostre cipolle.
Vanno conservate in un luogo fresco, asciutto e buio. La cipolla si può conservare tra i 2 e i 4 mesi senza troppi problemi. Dopo la raccolta, prima di essere messe a riposo, andrebbero lasciate al sole (ammesso che sia bel tempo) per qualche giorno.
La nostra guida sulla coltivazione delle cipolle è terminata. Nel caso in cui doveste nutrire ancora dubbi, vi invitiamo a contattarci tramite commenti, risponderemo prontamente, per permettervi di intervenire sulle problematiche che, purtroppo, potrebbero colpire le vostre amate cipolle.