Spesso i
dolori addominali coincidono con l’arrivo del
ciclo mestruale. I
dolori mestrualipossono essere più o meno intensi a seconda della
donna: questa condizione è detta
dismenorrea. Il principale sintomo della dismenorrea è la percezione di fitte crampiformi che si concentrano principalmente nella zona pelvica del basso ventre, ma gli spasmi possono estendersi anche nella zona lombare e raggiungere la schiena. Alcune donne lamentano dei dolori sopportabili in quanto lievi che raramente necessitano di un intervento farmacologico (
farmaci analgesici). Altre, invece, vengono interessate da una sintomatologia dolorosa e più intensa tale da rendere difficile lo svolgimento delle regolari attività giornaliere. Questi dolori possono essere accompagnati anche da tensione al seno, dolore alla schiena e forti mal di testa che possono costringere la donna a letto. Chi soffre di
dolori mestruali tende ad avere anche una fase
pre-mestruale piuttosto travagliata, che inciderà sull’intensità del dolore stesso.
Dismenorrea, focus sui dolori mestruali: rimedi per curarli
Nelle donne in età fertile la dismenorrea può assumere due forme: quella primaria, detta anche idiopatica, e la dismenorrea secondaria. Nel primo caso, i sintomi legati alle mestruazioni non sono riconducibili ad una causa organica e generalmente sorgono nel primo anno dopo il menarca (primo ciclo mestruale) e vanno progressivamente ad attenuarsi fino alla seconda decade di vita. Questi sintomi possono scomparire con l’arrivo della prima gravidanza.
Per quanto riguarda invece la dismenorrea secondaria, essa può presentarsi con il menarca o sorgere in età adulta ed in questo caso i dolori che accompagnano il ciclo mestruale possono essere provocati da diverse condizioni patologiche quali endometriosi (crescita incontrollata dell’endometrio), malattia infiammatoria pelvica, possibili neoplasie uterine, stenosi della cervice uterina e adenomiosi.
La manifestazione dei dolori mestruali, che può essere lieve oppure severa, dipende dall’intensità dalle contrazioni della muscolatura uterina che esegue questi movimenti per favorire l’espulsione delle cellule endometriali in disfacimento. Durante questa fase intervengono delle molecole coinvolte nella risposta flogistica (infiammatoria). Si tratta, nello specifico, delle prostaglandine che in combinazione ad altre molecole pro-infiammatiorie causano un aumento delle contrazioni della muscolatura liscia dell’utero, innescando così il dolore associato al flusso mestruale. Nella dismenorrea primaria le manifestazioni sintomatiche iniziano prima dell’arrivo del flusso mestruale e perdurano per uno o due giorni del ciclo mestruale. Le donne che invece risentono della sintomatologia della dismenorrea secondaria provano i classici dolori nell’arco di tutto il ciclo mestruale, in alcuni casi il dolore si avverte anche durante la fase follicolare ovvero durante la fase di maturazione e scoppio del follicolo. In questi casi il dolore può comportare anche perdite di sangue di colore rosa chiaro.
Come curare i dolori mestruali? La cura dei dolori mestruali prevede la somministrazione di farmaci analgesici che si possono acquistare in farmacia essendo farmaci da banco. Le formulazioni a disposizione sono diverse e adatte alla severità del problema. Se, invece, si preferisce un rimedio naturale e casalingo, molto benefica è una tisana a base di camomilla e foglie di alloro essiccate. Un valido aiuto per velocizzare la scomparsa del dolore è quella di applicare una borsa d’acqua calda sulla zona e mettersi a letto per una mezz’oretta.