Durante la gestazione siamo sempre più attente alla nostra alimentazione in gravidanzaed iniziamo a chiederci, quasi con un pizzico di ossessione, se sia possibile mangiare un alimento piuttosto che un altro senza creare problemi al piccolo che portiamo in grembo. Oggi ci occuperemo del gelato e vedremo insieme se è possibile mangiare il gelato in gravidanza. Con l’arrivo della bella stagione e del caldo, non c’è cosa più piacevole e rinfrescante di un buon gelato per trovare sollievo nelle serate di calura estiva. Il gelato è sicuramente l’alimento simbolo dell’estate a cui è veramente difficile resistere grazie anche ai gusti più strani che le gelaterie ci propongono.
Ma in gravidanza è sicuro mangiare il gelato? In questo articolo risolveremo ogni dubbio del caso, rispondendo alle domande più comuni connesse con la possibilità di gustare un buonissimo gelato.
In gravidanza si presta maggiore attenzione alle scelte alimentari che si fanno per un motivo molto semplice: sopperire alle eventuali deficienze nutrizionali che possono sopraggiungere ed evitare possibili tossinfezioni alimentari che possono mettere a repentaglio la vita della mamma e del bambino. Per questo, è importante conoscere tutti i possibili rischi a cui ci si può sottoporre se si mangiano alimenti a rischio. Le principali tossinfezioni a cui si fa riferimento sono la toxoplasmosi, la salmonellosi e la listeriosi, ovvero delle infezioni gravissime che si possono contrarre mangiando alimenti contaminati da particolari popolazioni batteriche. Per scongiurare una possibile infezione è bene evitare di mangiare tutti quegli alimenti che non sono stati sottoposti ai normali processi di sterilizzazione e abbattimento della carica microbica. Particolare attenzione meritano tutti quelle preparazioni che vengono realizzate utilizzando ingredienti crudi come la maionese, ad esempio. Tra questi c’è il gelato. È sicuro mangiare il gelato in gravidanza? La risposta è si: potete addolcirvi con un buonissimo cono o una coppetta oppure con un prodotto confezionato, se preferite questa tipologia.
Innanzitutto, nonostante il gelato sia un prodotto che si prepara con ingredienti crudi (latte, zucchero, panna e tuorlo d’uovo che serve ad emulsionare) l’abbattimento della carica microbica avviene in seguito alle basse temperature mantenute per una notte. Tuttavia, bisogna prestare attenzione al modo di conservazione delle preparazioni una volta che sono state realizzate. I gelati andrebbero conservati in appositi abbattitori di temperatura in maniera tale da impedire anche la minima proliferazione batterica durante la loro conservazione. Un’attenzione particolare andrebbe riservata ai gelati a base di creme perché essi contengono più uova rispetto altri gusti di gelato, ma possiamo stare abbastanza tranquille perché anche l’uovo che si utilizza è stato precedentemente pastorizzato così come anche il latte che si utilizza, tutto questo infatti è previsto dalla legge in materia di sicurezza alimentare.
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Meglio il gelato artigianale o industriale? Sicuramente è molto meglio un gelato artigianale perché meno ricco di grassi, zuccheri e conservanti che non fanno sicuramente bene. Il gelato, poiché è un alimento a base di latte stimola il sistema serotoninergico della gratificazione, dunque è un ottimo rimedio per placare le voglie che spesso sopraggiungono quando si è in gravidanza. Per quanto riguarda il gusto, la scelta resta personale. I gusti alla frutta sono sicuramente meno calorici rispetto a quelli a base di creme tale da consentire il suo inserimento in una dieta in gravidanza, ma potrebbero avere un effetto più marcato sull’acidità di stomaco in quanto spesso gli sciroppi utilizzati per esaltare il gusto della frutta provocano fenomeni di reflusso ed acidità. Un occhio va dato anche alle porzioni: il gelato è ricco di zuccheri e quindi andrebbe assunto con moderazione se si vogliono evitare problemi legati all’eccessivo aumento della glicemia. Chi soffre di diabete gestazionale non può mangiare il gelato perché troppo ricco di zucchero e lo zucchero è un ingrediente fondamentale perché incide sul punto di congelamento e dunque sulla consistenza della preparazione stessa. In ogni cosa, tuttavia, c’è bisogno di moderazione pertanto potete concedervi un gelato a settimana e controllare sempre la pulizia e la professionalità della gelateria che ve lo propone chiedendo informazioni sulla lavorazione e sugli ingredienti impiegati.
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