L’alitosi, ovvero l’alito cattivo, è un fastidioso problema che può colpire sia gli adulti che i bambini. L’alito pesante nei bambini può essere il risultato di una tonsillite o di disturbi intestinali ma anche cattiva igiene orale come spesso accade per gli adulti. Se il bambino soffre di alito cattivo può essere colpa non solo del fatto che non viene curata bene la loro igiene orale ma ma anche da infezioni a carico delle vie respiratorie. Per prima cosa evitate di somministrare medicinali al bambino senza aver prima consultato il medico di fiducia. L’approccio ideale per risolvere il problema è quello di individuare in maniera precisa le cause del problema. Analizziamo quindi cause, gli effetti e possibili rimedi di questo fastidioso problema, premettendo che come di consueto la soluzione migliore è consultare tempestivamente il proprio medico di fiducia che potrà fornire indicazioni mirate e corrette.
Quali sono le cause dell’alito cattivo nei bambini?
Un alito leggermente cattivo appena svegli può essere considerato fisiologico sia nei bambini che negli adulti. Ciò è provocato dal fatto che durante la notte la salivazione diminuisce e dunque il normale processo di detersione della bocca viene a mancare. La cavità orale, infatti, grazie alla presenza della saliva viene detersa e liberata dalla proliferazione batterica che si accumula negli anfratti della bocca. Se il problema nasce da una carenza di salivazione vi accorgete che basterà dare da bere al bambino o lavare i dentini per risolvere il problema. Una buona abitudine potrebbe essere quella di educare il bambino a lavare i denti appena sveglio. Anche il processo di dentizione può essere responsabile dell’alitosi. Come è noto, infatti, fino ai 2 anni e mezzo il bambino dovrà gestire la crescita dei denti e la saliva cambia il suo pH aumentando la proliferazione batterica. In questa fase sarà importante per il bambino osservare una corretta igiene orale che sarà fondamentale non solo per scongiurare l’alitosi, ma anche per evitare che il cibo si depositi tra i denti, provocando l’insorgere di placca, tartaro o carie. Purtroppo molti genitori trascurano in questa fase la pulizia orale, ritenendo i denti da latte poco importanti perchè destinati a cadere. Si tratta di una credenza tanto diffusa quanto sbagliata! L’insorgere di carie nei denti da latte, infatti, potrebbe danneggiare anche i denti permanenti che stanno crescendo al di sotto delle gengive e che andranno a rimpiazzarli.
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Inoltre una eventuale carie abbastanza estesa potrebbe provocare la caduta dei denti da latte in maniera prematura con ripercussioni sulla dentatura permanente. E’ opportuno quindi che il bambino impari appena possibile a lavare i denti e a farlo nel modo più corretto possibile. Oltre ai denti è importante la pulizia della lingua, che ricordiamo merita attenzione: se il vostro bambino ha una lingua coperta da una patina bianca ricorrete ad un puliscilingua perché la patina indica la presenza di colonie batteriche che si nutrono della desquamazione della lingua stessa. Il rapporto stretto tra dentizione e alitosi, però, non può essere relegato solo alla sfera della detersione in generale, ma devono essere considerate nello specifico le trasformazioni che la bocca del bambino sta vivendo. In questa caso sarà necessario assicurarsi che il bambino assuma una giusta quantità di acqua che oltre ad idratare l’organismo detergerà anche la cavità orale. Attenzione anche ai cibi troppo proteici in particolare la carne che favorisce la formazione di sostanze maleodoranti. Molto spesso l’alitosi deriva da problemi legati alle vie respiratorie, infatti nei bambini spesso si ha un’eccessiva produzione di muco frutto di raffreddori frequenti, mal di gola, tonsilliti, faringiti e sinusiti. In questo caso il consiglio è quello di detergere il naso del bimbo servendovi di apposite soluzioni fisiologiche, somministrate con l’aerosol, che possono essere spruzzate direttamente nel naso e di un aspiratore nasale per eliminare il muco fluidificato.
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Ma l’alitosi può essere anche provocata dall’acetone che colpisce i bambini fino ai 10 anni di età. Esso si manifesta nella maggior parte dei casi come conseguenza di una situazione in cui il corpo ha metabolizzato velocemente gli zuccheri. Queste situazioni si manifestano in particolari condizioni quali: digiuno prolungato, influenze o intossicazioni che possono favorire l’insorgenza dell’acetone e della conseguente alitosi. Altra possibile causa può essere legata ai problemi intestinali e anche in questo caso, è opportuno rivolgersi al medico per capire come risolvere il problema e il conseguente alito cattivo che ne deriva. Se il bambino deve necessariamente convivere con il problema, potreste cercare aiuto nei collutori ma prestate attenzione prima cosa perché i collutori, nella maggior parte dei casi, sono stati pensati e sviluppati per un utilizzatore adulto che sia in grado di risciacquare la bocca e di sputarlo e poi è possibile che questo tipo di prodotto contenga sostanze troppo aggressive per le mucose del bambino e pericolose se ingerite. Cercate quindi di limitare l’utilizzo di questi prodotti nei bambini e se proprio l’alitosi non ve lo consente, optate almeno per un prodotto adatto ai più piccoli.