La stagione invernale è sempre ricordata dalle mamme come quella più brutta, in quanto vede ammalarsi più frequentemente il proprio bambino di molte malattie a carico delle prime vie respiratorie. I primi freddi possono consentire il facile attecchimento di virus, quasi sempre rinovirus, provocando il tanto fastidioso raffreddore che colpisce i bambini in media dalle 6 alle 8 volte nell’arco dell’anno. Questo disturbo è uno dei più odiati sia dalle mamme che dai bambini, in quanto la sensazione di “naso chiuso” comporta difficoltà respiratorie, accumulo di muchi a livello bronchiale e sensazione di malessere generale per il piccolo. Le secrezioni nasali che si accumulano all’interno delle secrezioni nasali vanno eliminate con l’ausilio di una soluzione fisiologica nebulizzata attraverso l’aerosol. Quali sono principali sintomi? Il sintomo più evidente è il naso che cola dovuto all’infiammazione della mucosa nasale con conseguente maggiore fluidificazione delle secrezioni nasali. A questa condizione si associa spesso la sensazione di “naso chiuso”, tosse, starnuti frequenti, gola arrossata e talvolta si associa la febbre. Bisognerebbe contare il numero di episodi febbrili che si presentano durante l’anno: se sono superiori a 7 allora è il caso di pensare di vaccinare il bambino oltre a quelli a quelli obbligatori a cui dovrà per legge essere sottoposto.
Perché i bambini si ammalano più facilmente? La risposta risiede nel loro sistema immunitario che non è efficiente come quello di un adulto in quanto nel corso della vita esso si potenzia a seconda degli insulti (virus, batteri, germi) con cui viene a contatto. In sostanza è come se i bambini non avessero ancora sviluppato tutti i tipi di anticorpi necessari ad contrastare l’ingesso di agenti patogeni e dunque, in seguito ad un’aggressione, sono più suscettibili di ammalarsi. Stazionare per troppo tempo in ambienti chiusi e poco areati espone il bambino ad una concentrazione maggiore di germi presenti nell’aria ed aumenta le possibilità di ammalarsi. Come avviene il contagio? Il virus responsabile del raffreddore si trasmette per via area attraverso la dissipazione con colpi di tosse e starnuti di microscopiche goccioline che contengono il virus e che possono attecchire le prime vie aeree e dare origine all’infezione. Il contagio può avvenire anche per contatto ovvero toccando oggetti infettati da secrezioni della persona infetta e portando le mani alla bocca, cosa molto diffusa soprattutto nei bambini molto piccoli.
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Come si cura il raffreddore dei bambini? Regole da seguire e rimedi naturali per alleviare i sintomi
Innanzitutto, esordiamo col dire che il raffreddore non si cura con i farmaci ma è una “malattia” che si risolve spontaneamente entro massimo una settimana quindi non c’è da allarmarsi ma solo aspettare che esso faccia il suo corso. Non disperatevi se vostro figlio contrae spesso il raffreddore: questo sarà un punto a favore importantissimo per il suo sistema immunitario che avrà modo di maturare e potenziarsi in vista di infezioni future. Tuttavia, se il bambino soffre di patologie a carico dell’apparato respiratorio (laringospasmo, asma) è bene tenere il raffreddore sotto controllo e consultare il vostro pediatra così potrà subito darvi consigli utili per gestirlo al meglio ed evitare spiacevoli inconvenienti. Bisogna fare molta attenzione ai farmaci che spesso si prescrivono in caso di raffreddore. Se al raffreddore si associano episodi febbrili ricorrere ad antipiretici non è errato. Il paracetamolo ha un profilo di sicurezza molto elevato nei bambini, infatti è l’antipiretico maggiormente consigliato nelle sindromi influenzali in pediatria. Se il raffreddore si associa alla presenza di muco nei bronchi sarà bene aiutare il bambino nell’espettorazione con l’aerosol. Bisogna fare molta attenzione ai fluidificanti che sono sconsigliati (se non addirittura vietati) nei bambini al di sotto dei tre anni perché la fluidificazione dei muchi se non è associata alla loro eliminazione (che avviene attraverso lo sputo, cosa che i bambini piccoli non sanno fare) può portare a fenomeni di soffocamento in seguito all’ostruzione delle vie aeree.
Se non vogliamo ricorrere ai farmaci, la natura ci mette a disposizione una vasta gamma di molecole dall’azione benefica che servono ad alleviare il fastidioso disturbo del raffreddore. Tuttavia, i rimedi naturali devono intendersi come coadiuvanti di una terapia farmacologica di casi più seri e pronunciati di raffreddore e non come il rimedio principale per guarire la patologia.
Vediamo insieme qualche rimedio per il raffreddore dei bambini:
- Miele e limone: questi due ingredienti sono dei toccasana per sedare un po’ l’infiammazione della gola che spesso si associa al raffreddore. Il limone è antisettico e battericida naturale mentre il miele esplica un’azione disinfettante e calmante della mucosa orale. Basterà unire ad un po’ d’acqua tiepida il succo di mezzo limone ed un cucchiaino di miele e mescolare il tutto. Questo rimedio è indicato nei bambini al di sopra dei 12 mesi;
- Idratare spesso il bambino: è molto importante far assumere al piccolo liquidi che rendano così fluido il muco e liberino il naso con più facilità. Anche in questo caso le bevande possono essere dolcificate con un pizzico di miele, ma sempre dopo 12 mesi d’età;
- Alimentazione: per dar forza al piccolo, è necessaria in questo periodo (in realtà lo è sempre) una sana alimentazione ricca di frutta fresca (perché più ricca di Sali minerali e vitamine) verdure fresche, zuppe con cereali integrali e legumi. Prediligete la frutta ricca di vitamina C come kiwi, arance e mandarini, in quanto la vitamina C potenzia il sistema immunitario e combatte i radicali liberi che si sviluppano nel processo infiammatorio del raffreddore;
- Migliorare l’ambiente: utilizzare degli umidificatori per ottenere la giusta umidità ambientale magari aggiungendo delle essenze di conifere (pino, abete) dall’azione espettorante.