Per singhiozzo del feto si intende quel movimento ritmico fatto di piccoli sobbalzi che la mamma, spesso, avverte nel pancione nel corso della gravidanza. Ma plachiamo subito i timori: non è per nulla pericoloso, né per il futuro nascituro, né per la madre. Non è altro che un fenomeno fisiologico, che tende a scomparire da sé dopo pochi minuti.
Che cos’è il singhiozzo del feto?
Questi movimenti, che chiamiamo singhiozzo del feto, sono in realtà i tentativi con i quali il feto si allena alla futura respirazione. Sappiamo infatti che, durante la sua vita intrauterina, il feto non respira, avendo gli alveoli polmonari ancora non funzionanti ed essendo interamente immerso nel liquido amniotico. Durante quello che la madre avverte come un singhiozzo, il bimbo, muove i muscoli della gabbia toracica per esercitarsi a respirare quando verrà alla luce.In questo modo, non solo si favorisce la maturazione dell’epitelio tracheo-bronchiale e del parenchima polmonare del feto, ma si impedisce al liquido amniotico di confluire nei polmoni, espellendolo dalla bocca.Per gli studiosi questo movimento, inoltre, preparerebbe il bambino ad affrontare ed espellere i rigurgiti durante le poppate.
Si è constatato che il singhiozzo del feto sopraggiunge quando la mamma compie azioni che provocano una leggera riduzione dell’afflusso di ossigeno al feto, quali lo stendersi, l’alzarsi o il mangiare abbondantemente. Il singhiozzo sarebbe, quindi, una reazione del feto che lo prepara ad affrontare una futura contrazione involontaria del diaframma innescata dal nervo frenico che lo controlla,dovuta ad esempio a un pasto abbondante. Il singhiozzo nel feto può avvenire già dopo i primi due mesi di gravidanza e può essere osservato dal medico con un’ecografia solo dopo la 22esima settimana.
Qualche mamma tenta di capire la posizione del feto dal singhiozzo, pensando che individuato il punto dove nasce il sobbalzo si possa trovare anche la testolina del bambino. In realtà non è così facile capire come il bimbo occupa lo spazio perché il singhiozzo si espande nella cavità uterina come un rimbombo, per cui soltanto un’ecografia potrà dare indicazioni precise.
Quando bisogna rivolgersi al pediatra per il singhiozzo del bambino?
Bisogna preoccuparsi se il singhiozzo del bambino è frequente o duraturo? Non necessariamente. Si è infatti osservato che la comparsa ricorrente del singhiozzo è più frequente nei casi in cui, venuti alla luce, i neonati presentano una maggior facilità al rigurgito. Il singhiozzo nei neonati è causato dall’immaturità del sistema di coordinazione dei riflessi dello stomaco e dell’intestino, per cui gli episodi si ridurranno a maturazione completa del sistema.Secondo una recente ipotesi dello studioso canadese Daniel Howes, inoltre, il singhiozzo sarebbe un ruttino automatico causato dall’organismo per espellere l’aria superflua dallo stomaco. Il singhiozzo, quindi, ridurrebbe la pressione all’interno del torace, “aspirando” così l’aria dallo stomaco e portandola alla parte bassa dell’esofago per preparare la sua uscita dalla bocca.
Se, invece, il singhiozzo si manifesta con episodi persistenti e prolungati dopo che il bambino ha compiuto un anno e mezzo, il pediatra saprà indicare, dopo accurate analisi, le cause esatte per cui il singhiozzo è così frequente. Il bambino potrebbe infatti soffrire di singhiozzo isterico, che ha origini di natura psicologica, oppure di reflusso o esofagite da reflusso, oppure di una gastrite ipersecretivacon eccesso di acidità gastrica.