Per alcuni lavori esistono maggiori probabilità di infortuni o incidenti che possono danneggiare il fisico della persona o la sua capacità di agire. Proprio per questo motivo la legge ha disposto l’utilizzo di alcuni dispositivi, in grado di diminuire la probabilità di incidenti di questo tipo. Le scarpe antinfortunistiche fanno parte di questi strumenti: esse possono essere dei veri e propri salvavita, sottovalutarle è un grave errore.
Al contrario di quel che pensano in molti, le
calzature anti infortuni non sono previste solo per professionisti come i muratori, gli elettricisti e gli operai: esse sono oggi predisposte per innumerevoli mansioni, ad esempio anche per chi lavora nei bar o nei ristoranti. A seconda dell’occupazione queste
scarpe assumono caratteristiche differenti: isolamento elettrico, supporto per cadute o pesi elevati, impermeabilità, eccetera.
Gli imprenditori devono obbligatoriamente vigilare sull’uso esatto di questi strumenti, pena pesanti sanzioni o addirittura la chiusura del cantiere o del luogo di lavoro, qualunque esso sia. Attraverso l’articolo di oggi vi spiegheremo tutte le caratteristiche che le scarpe antinfortunistiche possono assumere, l’importanza del loro utilizzo, la loro giusta applicazione e infine vi indicheremo i migliori modelli e le migliori marche in circolazione.
Tipologie di scarpe antinfortunistiche e le caratteristiche delle certificazioni
Esistendo diverse professioni che necessitano di queste calzature, da un po’ di tempo a questa parte è iniziata la produzione di molte tipologie di scarpe antinfortunistiche.
Al momento ce ne sono almeno cinque:
- La SB, anche detta “Sicurezza base”. Essa soddisfa tutte le richieste minime in ambito di sicurezza. Ha quindi il puntale in acciaio da 200 joule, ma manca di altre caratteristiche. Aggiungendo una suola antistatica si passa al livello S1. Avendo il puntale rinforzato queste scarpe non si rompono se un peso, fino ai 20 kg, cade da 0,5 metri di altezza. Chi utilizza solitamente questo tipo di scarpe? Tutti coloro che lavorano nell’ambito della ristorazione, nel settore alberghiero e nell’industria alimentare, oltre ai magazzinieri.
- La S2, con le caratteristiche della S1 più alcune novità: impermeabilità della tomaia fino a 60 minuti. Adatta quindi a tutti quei lavori che si svolgono in luoghi bagnati e umidi. Esse impediscono che tali liquidi vengano assorbiti dalla scarpa, che è lavorata con materiali assolutamente idrorepellenti.
- La S3 è uguale alla S1 con aggiunta però della lamina antiperforazione.
- Altri modelli ancor più impermeabili sono la S4 e la S5, resistenti all’acqua in ogni condizione al 100%. La S5 è inoltre caratterizzata da una lamina antiperforazione.
- Una categoria da conoscere è, inoltre, la Metal-free, ovvero quelle scarpe adatte agli elettricisti o a coloro che lavorano a rischio per l’alta tensione.
Per considerare una scarpa antinfortunistica come tale, è necessario che essa presenti il marchio CE, il simbolo che viene applicato ai prodotti che rispettano le normative vigenti europee. Oltre al marchio deve essere presente anche il numero della normativa vigente. Solo così saranno regolari al 100%. Il responsabile di questi controlli è e dovrà essere sempre il datore di lavoro.
Oltre a questa divisione le scarpe antinfortunistichepossono però anche essere suddivise in 4 tipologie più semplici:
- Scarpe basse, che proteggono cioè solo il piede;
- Scarpe alte, che arrivano a proteggere anche la caviglia e a volte arrivano anche fino al ginocchio. Questi sono anche detti “stivali”;
- Sandali, ovvero scarpe prive di lacci ma con una cinghia in velcro facilmente apribile;
- Zoccoli, scarpe aperte sul davanti e chiuse nel retro attraverso una cinghia. Con funzione soprattutto antiscivolo. Molto utilizzati dal personale sanitario.
Vediamo ora le caratteristiche principali di una scarpa antinfortunistica e soprattutto vediamo come ogni sua parte può proteggerci da danni veramente consistenti.
- Partiamo prima di tutto dal puntale, ovvero un rinforzo posizionato proprio sulla punta della scarpa. Il suo scopo principale è quello di riparare le dita dei piedi da forti urti o da schiacciamento. Fino a non molto tempo fa veniva utilizzato l’acciaio per creare questo puntale rinforzato, ora invece vengono utilizzati anche materiali più leggeri ma sempre efficaci.
- Parliamo ora della calzata, che non è come pensano in molti la misura della scarpa. La misura della scarpa indica infatti la lunghezza, la calzata invece indica la sua larghezza. Solitamente la calzata standard da uomo e di 10, ma ora è stata creata anche quella da 10 ½ poiché in molti lavori i piedi tendono a gonfiarsi e in questo modo essi hanno modo di trovare spazio e non rimanere costretti.
- Altro inserto aggiunto in alcune scarpe antinfortunistiche è la lamina antiperforazione. Come il nome suggerisce, essa ha lo scopo di proteggere i piedi da eventuali perforazioni (ad esempio dai tagli che provocano i chiodi). Anche in questo caso il materiale utilizzato è spesso l’acciaio, ma non solo fortunatamente, visto che a quanto pare l’acciaio non è in grado di garantire una protezione totale su tutta la calzatura.
- Passiamo ora al materiale per la tomaia, ovvero la parte della scarpa superiore. Questa zona può essere sia in pelle sia in materiali sintetici. La sua struttura dipende però dagli obbiettivi che si vogliono raggiungere, ovvero se si ha necessità di renderla impermeabile o se si ha necessità di renderla traspirante, oppure se si ha la necessità di proteggere il piede da acidi e calore.
- Infine, ultima caratteristica fondamentale è la suola. Questa zona è davvero importante e deve essere al tempo stesso robusta e leggera, per questo è una parte molto delicata nel processo di produzione delle scarpe. La suola può avere numerose funzioni: antiscivolo, antiacido, antistatica, eccetera. Spesso viene utilizzato il poliuterano compatto, le scarpe che però devono proteggere dal calore sono invece fatte con la gomma nitrilica.
Scarpe antinfortunistiche migliori: chi è obbligato ad indossarle?
Come vi abbiamo accennato all’inizio dell’articolo, esistono alcune professioni che sono assolutamente obbligate ad indossare questo tipo di calzatura durante le ore di lavoro, ad altre invece è consigliato ma non obbligato. Quali sono allora queste occupazioni? Chi facendone a meno va incontro a gravi sanzioni e soprattutto a gravi pericoli per il proprio benessere?
Partiamo subito dal presupposto che è il datore di lavoro a doversi informare sulle regole a riguardo, ed evitare quindi qualsiasi pericolo per i suoi dipendenti, anche nel caso in cui non ci siano ancora delle chiare norme a riguardo.
Tra coloro che hanno l’obbligo di indossare queste calzature troviamo chi svolge lavori con l’elettricità e rischia dunque delle pericolose scosse, chi ha i piedi a rischio schiacciamento (muratori, operai, magazzinieri, eccetera), chi rischia di avere delle perforazioni nella zona scarpe, chi ha i piedi esposti ad agenti corrosivi (chimici, addetti al laboratorio, eccetera), chi rischia di entrare in contatto con fonti di calore molto elevate e chi resta molte ore in piedi. Queste sono solo alcune delle professioni che sono assolutamente obbligate ad indossare le scarpe antinfortunistiche.
Una volta era abbastanza abituale che il lavoratore cercasse in tutti i modi di sfuggire dall’utilizzo di queste calzature, poiché quest’ultime erano estremamente scomode e ingombranti. Ora invece, grazie alla tecnologia e ai nuovi materiali, queste scarpe sono davvero molto più leggere e comode. Essendoci adesso, inoltre, un numero sempre maggiore di donne che lavorano in ambienti di lavoro rischiosi, moltissime marche hanno iniziato a pensare anche ai loro piedi, creando talvolta dei modelli davvero belli anche esteticamente.
Come scegliere il modello giusto per una donna? Esistono scarpe protettive ed eleganti?
Vediamo allora su cosa possono attualmente puntare tutte le donne con obbligo di utilizzo delle scarpe antinfortunistiche.
Innanzitutto, anche nel caso di questa tipologia di scarpe, è severamente sconsigliato utilizzare delle scarpe da uomo ad una donna. Le misure non sono mai uguali e si rischia di fare grossi danni. La calzatura di una donna è solitamente di 8, a differenza di quella maschile che equivale spesso a 10.
Altra caratteristica di cui devono tenere conto le calzature da donna è quella della leggerezza. Per quanto muscolose, abitualmente le donne hanno meno forza degli uomini, per cui se ci fosse una parità di pesantezza nelle scarpe antinfortunistiche, le donne probabilmente soffrirebbero molto per tutte le ore lavorative. Quindi il peso medio delle scarpe da donna si aggira intorno ai 400 grammi, e questo grazie alle ultime e fantastiche tecnologie.
Ma esistono delle scarpe antinfortunistiche eleganti? La risposta è si! Essendo ormai delle calzature molto utilizzate, anche in contesti più sofisticati come hotel e ristoranti, le aziende produttrici si sono operate affinché potessero essere soddisfatti anche chi ha bisogno di una scarpa elegante.
Solitamente questi modelli puntano su colori scuri come il nero o il blu notte, ed esse sono così curate da non sembrare neanche delle scarpe da lavoro. In un unico prodotto troverete dunque sicurezza ma anche bellezza.
Scarpe antinfortunistiche migliori: ecco le marche e i modelli top per essere davvero protetti
Eccoci arrivati finalmente alla parte in cui vi spiegheremo quali sono le scarpe e le marche migliori per questa tipologia di calzatura. Prenderemo in considerazioni le più efficaci sotto il punto di vista della protezione e anche sotto il punto di vista estetico, così da soddisfare chiunque.
La prima marca, famosissima in tutto il mondo, che vogliamo lodare è la
Cofra, azienda, tra l’altro italiana, specializzata in indumenti e accessori da lavoro. Il modello
Cofra Mod. Running Petri S1 P SRC in particolare appartiene alla categoria S1 P e contiene quindi una suola antistatica e una lamina antiperforazione. Queste scarpe sono anche antiscivolamento. Gli amanti degli animali saranno anche contenti di sapere che queste calzature possono essere definite totalmente “vegan”, infatti la tomaia è in nylon. Sono traspiranti e antibatteriche. È un modello davvero comodo, adatto a chi deve compiere quotidianamente tante ore di lavoro.
Tra gli stivali invece, il modello migliore è senz’altro lo Sterling Safetywear Cobalt, appartenente alla categoria S3, di conseguenza esso è antiperforabile e impermeabile. Il costo di queste scarpe è davvero esiguo: sotto i 50 euro. Sia il puntale sia la lamina interna sono costituite da composito, il peso è dunque più leggero rispetto alle calzature composte da acciaio. Questo modello ha inoltre anche un design molto fine, difatti la tomaia è in nabuk, ovvero cuoio scamosciato. La suola, infine, è in gomma EVA, completamente antiscivolo.
Terza calzatura molto apprezzata è la Goodyear G4000 S1P HRO. Questo marchio è stato fondato nel 1898 in America ed è conosciuto in tutto il mondo a causa della sua produzione di pneumatici. In pochi sanno che in realtà essa produce ormai anche calzature. Il modello in questione protegge dal calore grazie alla sua particolare suola, in gomma ignifuga, che è in grado di resistere ad una temperatura di oltre 300°C per 60 secondi. Il puntale è però in acciaio, di conseguenza la scarpa può risultare pesante. La tomaia è realizzata in pelle.
Ultimo modello che vogliamo oggi analizzare è la Diadora Glove Polvere, appartenenti alla classe S1P. Questa calzatura è fortemente traspirante, tant’è che il materiale della tomaia è vitello scamosciato. Il puntale è in alluminio e questo permette alla scarpa di essere molto più leggera, altre caratteristiche di queste scarpe sono l’impermeabilità, garantita da un rivestimento in poliuretano, e una grande comodità, garantita invece da un plantare interno traforato. Si tratta inoltre di scarpe antistatiche e antiperforazione. Il prezzo è superiore alle scarpe osservate precedentemente, ma effettivamente ne vale la pena.
Dove acquistare queste calzature?
La scelta è molto ampia, poiché esistono siano negozi dedicati interamente all’abbigliamento da lavoro sia reparti interi all’interno di negozi per scarpe non specializzati. Se avete bisogno di un parere professionale e più accurato sarà sicuramente preferibile rivolgersi ai primi e non ai secondi.
Dato che cadere in errore è semplice, al momento dell’acquisto è importante provare entrambe le scarpe e se possibile camminare a lungo tra i corridoi del negozio. Anche i prezzi sono abbastanza vari, ma come avete potuto leggere nell’articolo di oggi, non è necessario spendere tantissimo per avere delle scarpe di qualità. Solitamente tuttavia i prezzi vanno dai 50 euro ai 150 euro.
Come con ogni tipologia di scarpa, anche in questo caso è possibile abbassare i prezzi affidandosi al mondo di internet che riserva sempre grandi sconti per i suoi acquirenti. Ovviamente il difetto sarà l’assenza di veri professionisti che vi indirizzino nella scelta giusta per voi e per la vostra professione e l’impossibilità di toccare con mano il prodotto nel mentre comprate. Ma questo, per gli internauti più affezionati, non è più un problema da anni.
Clicca qui per confrontare i prezzi delle migliori scarpe antinfortunistiche!