La fase prodromicaè la prima delle quattro fasi del parto (le altre sono: fase dilatante, fase espulsiva e secondamento, cioè ‘espulsione della placenta’). Prima che inizi il travaglio vero e proprio, prima cioè che le contrazioni raggiungano una frequenza di cinque minuti tra l’una e l’altra e che sia necessario andare in ospedale, il bambino e la mamma si preparano al parto. Questa fase di preparazione può durare da poche ore a qualche giorno e non sempre è caratterizzata da sintomi precisi, al punto che a volte non viene neppure riconosciuta come tale dalla donna.In questo periodo bisogna rilassarsi e fare attenzione alla frequenza con cui si verificano le contrazioni. Alle faccende domestiche ci penserà vostro marito o chi vi è vicino! È anche necessario che il borsone per andare in ospedale sia definitivamente pronto e contenga gli esami fatti fino a quel momento e i documenti d’identità.
Ma cosa accade nella fase prodromica?
Nella fase prodromica, dunque, accade che il collo dell’utero, che normalmente misura circa 3 cm, si accorcia e si si assottiglia, fino ad appianarsi e assomigliare a un disco sottile. Già a partire dal terzo trimestre, inizia a calare il dosaggio di progesterone e l’utero diventa più sensibile e comincia a contrarsi di più. Nella fase prodromica le contrazioni aumentano ancora a causa delle spinte leggere con cui il bambino inizia a farsi spazio nel grembo materno e a incanalarsi, favorendo l’ammorbidimento del collo dell’utero. La donna quindi,anche per effetto delle prostaglandine, perde il tappo mucoso, ovvero la sostanza gelatinosa che finora sigillava il collo dell’utero proteggendo il bambino.Questa perdita non significa necessariamente che il parto è imminente: può trascorrere anche un’altra settimana prima che il bambino nasca.
Quali sintomi possono manifestarsi nella fase prodromica?
La mamma avverte questi movimenti interni come se soffrisse i dolori del ciclo mestruale, in genere riesce a sopportarli tranquillamente. È comunque importante che quando si avvertono le contrazioni si smetta di fare ciò che si stava facendo e ci si riposi un po’.
Altri sintomipossibili nella fase prodromica sono le perdite di sangue legate alla preparazione del collo dell’utero, che si manifestano in modo lieve, con gocce di sangue rosso vivo, anche più volte al giorno.Segno di un travaglio imminente sono anche nauseao vomito e, a volte, la diarrea, che si manifesta per liberare l’intestino e preparare il corpo al parto. In questa fase avviene inoltre la perdita delle acque, ovvero dei liquidi contenuti nel sacco amniotico, che si rompono sotto la spinta della testa del bambino contro il collo dell’utero. Questo liquido di solito è incolore e inodore e fuoriesce in maniera improvvisa e abbondante, a meno che il sacco non si sia forato in un solo punto, causando una perdita scarsa e non costante, ma graduale e legata ai movimenti della donna. A volte il bambino non riesce a rompere il sacco amniotico e questa manovra dovrà essere effettuata dall’ostetrica, in ospedale e in maniera indolore. Quando si presenta la rottura delle acque è il momento di recarsi in ospedale perché sta per iniziare il travaglio.