Il nono mese di gravidanza ha inizio con la 35 settimana + 1 giorno e termina con la 40 settimana di gravidanza che coincide con la fine di tutto il periodo gestazionale. Al nono mese di gravidanza siamo veramente vicini al parto che, in genere, avverrà alla fine della 40 settimana ma se entro massimo la 41 settimana il travaglio non inizia il ginecologo provvederà all’induzione del parto. Il viaggio nel magnifico mondo della gravidanza si appresta a terminare ma non per questo finiranno le emozioni: diventare mamma di un bambino è una nuova sfida che stravolgerà completamente la vostra vita e quella della vostra famiglia. Nonostante al nono mese di gravidanza siamo ormai agli sgoccioli della gravidanza lo sviluppo del bambino continua anche in questo mese, per lo più molte funzioni si perfezionano. In questo articolo cercheremo di capire cosa accade nelle ultime settimane di gravidanza a mamma e bambino.
Focus sul nono mese di gravidanza
Giunti al nono mese di gravidanza il vostro peso corporeo sarà aumentato notevolmente, vi sentirete gonfie e affaticate. Ricordiamo che in gravidanza è importante seguire una giusta alimentazione ed eventualmente seguire una dieta per non prendere troppo peso (massimo 12 kg se siete normopeso). In queste settimane il bambino non ha molto spazio per muoversi perché l’utero è giunto al suo massimo grado di dilatazione. Il piccolo potrebbe avere già assunto una posizione cefalica e rivolgere i piedini contro il vostro stomaco. Per questo potreste soffrire di acidità di stomaco e difficoltà di digestione. L’ansia purtroppo inizia a salire per questo per controllarla si consiglia di eseguire tecniche di rilassamento associata alla respirazione come lo yoga oppure sfruttare le proprietà della valeriana. La schiena potrebbe far male per via del peso del pancione che incide sui legamenti e sulla muscolatura della colonna vertebrale. A partire dalla trentanovesima settimana il liquido amniotico non si rinnova più ogni tre ore circa come avveniva prima. Sempre in questa settimana può avvenire la perdita del tappo mucoso che rappresenta il primo segnale che il parto ormai è un evento assai vicino.
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Pertanto, vi consigliamo di essere pronte a qualsiasi evenienza e preparare in anticipo la valigia dell’ospedale in cui metterete: biancheria intima, una vestaglia, le pantofole, oggetti per la cura personale (spazzole, dentifricio, spazzolino, assorbenti post-partum ecc), un detergente intimo non aggressivo, reggiseni, tutine per il bambino, una copertina. Già in questa fase dal vostro seno potrebbero uscire delle piccole gocce di colostro, liquido giallo sieroso molto ricco di immunoglobuline di classe A, grassi, carboidrati. Non allarmatevi perché questa è una condizione piuttosto normale, piuttosto procuratevi delle coppette assorbilatte per non sporcare i vestiti ed idratate intensamente il capezzolo per prepararlo alla suzione. Dal punto di vista psicologico non sono rari gli sbalzi di umore per la futura mamma che risente di attacchi di ansia improvvisi per passare poi ad uno stato di serenità, nervosismo ed irritabilità alternato a serenità e felicità rappresenteranno la normalità. Il corpo si sta preparando per il parto per cui nelle ultime settimane di gestazione il collo dell’utero tende a rilassarsi e diventa più sottile.
Per essere pronte per il momento del parto vengono programmati diversi esami tra cui quello delle urine e l’emocromo completo. È necessario poi eseguire in questa fase della gravidanza un’ecografia con flussimetria fetale (un esame che consente di misurare il feto in tutti quei distretti che sono indicativi del suo corretto sviluppo), una visita cardiologica ed un elettrocardiogramma (ECG).
Il piccolo al 9 mese di gravidanza
Il feto nel nono mese di gravidanza si avvia verso la completa formazione. Ormai il piccolo è in grado di rivolgersi spontaneamente verso la luce e riesce a sentire molti rumori e a distinguerli come quello della mamma, del papà e dei fratellini. In via generale tutti gli organi sono ormai formati e funzionanti. Gli ultimi che completano il loro sviluppo sono i polmoni ed il fegato che vanno incontro alla loro specializzazione funzionale. I polmoni sono impegnati nella produzione di liquido surfattante, una sostanza che evita che i polmoni collassino su se stessi al momento della favorendo così la regolare respirazione dopo la nascita.
I primi respiri per il bambino saranno molto dolorosi ed il pianto contribuirà all’apertura degli alveoli polmonari e a mascherare il dolore associato alla respirazione. Ecco perché è così importante che il bambino pianga al momento del parto. Anche la scatola cranica continua a crescere mentre l’attività degli emisferi diventa sempre più sinergica, l’emisfero destro e quello sinistro interagiscono tra loro in maniera sempre più armoniosa. Dopo 36 settimane di gravidanza la circonferenza del capo e dell’addome iniziano ad essere uguali, mentre il petto del piccolo è leggermente sporgente, l’intestino è pieno di meconio che verrà espulso alla nascita attraverso le sue prime feci, in genere entro i primi due giorni dopo il parto. La capigliatura del piccolo sarà bella folta come anche le unghie saranno ormai lunghe da richiedere un taglio subito dopo il parto onde evitare che il bambino si graffi da solo.